martedì 25 dicembre 2012

Natale


Quelle luci di Natale illuminano la strada, 
laggiù dove il mare e la città si incontrano! 
Possano tutti i tuoi problemi presto scomparire.. 
Oh Le luci di Natale continuino a risplendere. 




domenica 23 dicembre 2012


Il compito dell’adulto e’ far rivivere il bambino che è dentro di sé.
(Stephen Littleword, Nulla è per caso)

lunedì 26 novembre 2012




Ognuno lascia la sua impronta nel luogo che sente appartenergli di più.
(Haruki Muramaki - L'arte di correre)

giovedì 11 ottobre 2012

lunedì 8 ottobre 2012

Figli




I vostri figli non sono i vostri figli.
Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di sé.
Essi non provengono da voi, ma per tramite vostro,
E benché stiano con voi non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri,
Perché essi hanno i propri pensieri.
Potete alloggiare i loro corpi ma non le loro anime,
Perché le loro anime abitano nella casa del domani, che voi non potete visitare, neppure in sogno.
Potete sforzarvi d'essere simili a loro, ma non cercate di renderli simili a voi.
Perché la vita non procede a ritroso e non perde tempo con ieri.
Voi siete gli archi dai quali i vostri figli sono lanciati come frecce viventi.
L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito, 
e con la Sua forza vi tende affinché le Sue frecce vadano rapide e lontane.
Fatevi tendere con gioia dalla mano dell'Arciere;
Perché se Egli ama la freccia che vola, ama ugualmente l'arco che sta saldo.

( Kahlil Gibran  - Il Profeta

lunedì 1 ottobre 2012






Non è il critico che conta, né l'individuo che indica come l'uomo forte inciampi, o come avrebbe potuto compiere meglio un'azione.

L'onore spetta all'uomo che realmente sta nell'arena, il cui viso è segnato dalla polvere, dal sudore, dal sangue; che lotta con coraggio; che sbaglia ripetutamente, perchè non c'è tentativo senza errori e manchevolezze; che lotta effettivamente per raggiungere l'obiettivo; che conosce il grande entusiasmo, la grande dedizione, che si spende per una giusta causa; che nella migliore delle ipotesi conosce alla fine il trionfo delle grandi conquiste e che, nella peggiore delle ipotesi, se fallisce, almeno cade sapendo di aver osato abbastanza. Dunque il suo posto non sarà mai accanto a quelle anime timide che non conoscono né la vittoria, né la sconfitta.

(T. Roosvelt)

lunedì 17 settembre 2012





Colui che è maestro nell'arte della vita, non distingue tra il suo lavoro ed il suo tempo libero, ma semplicemente persegue la sua visione dell'eccellenza, qualsiasi cosa stia facendo. Lasciando agli altri decidere, se sta lavorando, o semplicemente giocando.
(Massima Zen)

venerdì 14 settembre 2012

La mia gatta

Riposa, ora. Ti voglio bene.

Gli animali furono imperfetti, lunghi di coda, plumbei di testa.
Piano piano si misero in ordine, divennero paesaggio,
 acquistarono néi, grazia, volo.
 Il gatto, soltanto il gatto apparve completo e orgoglioso:
nacque completamente rifinito, cammina solo e sa quello che vuole.

L'uomo vuol essere pesce e uccello,
 il serpente vorrebbe avere le ali,
 il cane è un leone spaesato, l'ingegnere vuol essere poeta,
la mosca studia per rondine, il poeta cerca di imitare la mosca,
ma il gatto vuole solo esser gatto

 ed ogni gatto è gatto dai baffi alla coda, dal fiuto al topo vivo,
dalla notte fino ai suoi occhi d'oro.



Non c'è unità come la sua,

non hanno la luna o il fiore una tale coesione:
 è una sola cosa, come il sole o il topazio,
e l'elastica linea del suo corpo, salda e sottile,
è come la linea della pruna di una nave.
 I suoi occhi gialli hanno lasciato una sola fessura
per gettarvi le monete della notte.


Oh piccolo imperatore senz'orbe, conquistatore senza patria,

minima tigre da salotto, nuziale sultano del cielo delle tegole erotiche,

il vento dell'amore all'aria aperta reclami quando passi e posi quattro piedi
delicati sul suolo, fiutando, diffidando di ogni cosa terrestre,

perché tutto è immondo per l'immacolato piede del gatto.


Oh fiera indipendente della casa, arrogante vestigio della notte,
neghittoso, ginnastico ed estraneo, profondissimo gatto,

poliziotto segreto delle stanze, insegna di un irreperibile velluto,
probabilmente non c'è enigma nel tuo contegno,
forse non sei mistero, tutti sanno di te
ed appartieni all'abitante meno misterioso,

forse tutti si credono padroni,
proprietari, parenti di gatti, compagni, colleghi,


discepoli o amici del proprio gatto.



Io no. Io non sono d'accordo. Io non conosco il gatto.

So tutto, la vita e il suo arcipelago, il mare e la città incalcolabile,
 la botanica, il gineceo coi suoi peccati, il per e il meno della matematica,
gl'imbuti vulcanici del mondo, il guscio irreale del coccodrillo,
la bontà ignorata del pompiere, l'atavismo azzurro del sacerdote,
ma non riesco a decifrare un gatto.
Sul suo distacco la ragione slitta, numeri d'oro stanno nei suoi occhi.

(Pablo Neruda - Ode al gatto)



lunedì 10 settembre 2012




Oh, lascio che il sole batta sul mio viso
e che le stelle che riempiano i miei sogni
Sono un viaggiatore sia del tempo che dello spazio
per essere stato dove sono stato
per essere stato seduto accanto ad anziani di una razza gentile
che questo mondo ha visto poche volte
Mi parlano di giorni che aspettano seduti, giorni in cui tutto sarà rivelato
Parole e canzoni in lingue dalla dolce cadenza, il cui suono mi accarezza l'orecchio
Sebbene non capissi una parola, il racconto era comunque chiaro

(Led Zeppelin - Kashmir)

lunedì 3 settembre 2012

cAos




Voglio essere nuda mentre corro per le strade. 
Voglio provocare questo cosiddetto caos, cosa che tu pensi non oserei fare. 
Voglio essere senza peso mentre volo attraverso l'aria. 
Voglio abbandonare tutte queste restrizioni e tornare a ciò per cui sono nata.

(Alanis Morissette - So-called chaos)

sabato 1 settembre 2012

Primo settembre




E' tempo di imparare a cadere
E' tempo di rinunciare al veleno
E' tempo di dominare il fuoco
E' tempo di ascoltare davvero

L'amore a settembre mi ha fatto sentire ancora leggera.



lunedì 20 agosto 2012

E cosa abbiamo trovato?


Allora, pensi di saper distinguere 
il paradiso dall'inferno? 
I cieli azzurri dal dolore? 
Sai distinguere un campo verde 
da una fredda rotaia d'acciaio? 
Un sorriso da un pretesto? 
Pensi di saperli distinguere? 
Ti hanno portato a barattare i tuoi eroi per dei fantasmi? 
Ceneri calde con gli alberi? 
Aria calda con brezza fresca? 
Un freddo benessere con un cambiamento? 
e hai scambiato un ruolo di comparsa nella guerra 
con il ruolo da protagonista in una gabbia? 
Come vorrei, come vorrei che fossi qui 
Siamo solo due anime sperdute 
Che nuotano in una boccia di pesci 
Anno dopo anno 
Corriamo sullo stesso vecchio terreno 
E cosa abbiamo trovato? 
Le solite vecchie paure 
Vorrei che fossi qui 

lunedì 13 agosto 2012

Il mondo che ci appare




«Questa similitudine», proseguii, «caro Glaucone, dev'essere interamente applicata a quanto detto prima: il mondo che ci appare attraverso la vista va paragonato alla dimora del carcere, la luce del fuoco che qui risplende all'azione del sole; se poi consideri la salita e la contemplazione delle realtà superiori come l'ascesa dell'anima verso il mondo intellegibile non ti discosterai molto dalla mia opinione, dal momento che desideri conoscerla.

(Platone - La Repubblica, Libro VII) 

lunedì 23 luglio 2012



"[...] non cercare la precisione allo stesso modo in tutte le cose, ma [...] cercarla in ciascun caso particolare secondo la materia che ne è il soggetto e per quel tanto che è proprio di quella determinata ricerca."

(Aristotele  - Etica nicomachea)

lunedì 16 luglio 2012

Malattia



Per poter veramente affrontare la "malattia", dovremmo poterla incontrare fuori dalle istituzioni, intendendo con ciò non soltanto fuori dall'istituzione psichiatrica, ma fuori da ogni altra istituzione la cui funzione è quella di etichettare, codificare e fissare in ruoli congelati coloro che vi appartengono. Ma esiste veramente un fuori sul quale e dal quale si possa agire prima che le istituzioni ci distruggano?

(Franco Basaglia -  Il problema della gestione, 1968)

mercoledì 20 giugno 2012

Paura





Per comprendere il panico è utile, prima di tutto, prendere in considerazione il significato che assume la paura per l'essere umano. Essa può essere:
  • un'emozione spesso improvvisa, che si determina in relazione a situazioni o nei confronti di persone o cose che costituiscono pericolo o che vengono avvertite come minacciose. ciò può comportare la presenza di emozioni quali il turbamento, lo smarrimento e l'ansia;
  • un senso di angoscia e sospetto permanente nei confronti di cose o persone, tanto che nel linguaggio comune si usa l'espressione "vivere nella paura";
  • un'emozione più vicina ad un senso di timore, sia generalizzato, sia collegabile ad una situazione particolare (De Mauro, 2000).
La sua stessa etimologia  fa riferimento al latino pavor formato da paveo, per pat-veo che significa "io sono percosso, abbattuto", dalla radice pat che indica percuotere. La paura è una caratteristica presente in tutti e, nonostante venga spesso vissuta come un'esperienza negativa, ha un ruolo fondamentale per la stessa sopravvivenza. Essa, infatti, è un riflesso indispensabile che protegge la persona, predisponendo il suo organismo alla reazione di fronte al pericolo.

(Zuliani A. (2007), Manuale di psicologia dell'emergenza, Sant'Arcangelo di Romagna, Maggioli Editore, pp. 218-219)

lunedì 11 giugno 2012

Volare








Nutrito di cose innocenti, con poco, sempre pronto e impaziente di volare, di volar via, questa é la mia specie: come potrebbe non esservi qualcosa degli uccelli! Tanto più che io sono nemico dello spirito di gravità, come lo sono gli uccelli: e ne sono nemico mortale, arcinemico, nemico da sempre! [...] Colui che un giorno insegnerà il volo agli uomini, avrà spostato tutte le pietre di confine; esse tutte voleranno in aria per lui, ed egli darà un nuovo nome alla terra, battezzandola la leggera. Lo struzzo corre più veloce del più veloce dei cavalli, ma anche lui ficca ancora pesantemente la testa nella terra pesante: così pure l'uomo, che ancora non sa volare. Pesante é per lui la terra e la vita; e così vuole che sia lo spirito di gravità! Ma chi vuol divenire leggero e un uccello, non può non amare se stesso: questo é il mio insegnamento. [...] Anche io ho imparato a fondo l' arte di attendere, ma soltanto di attendere me stesso. E sopra ogni altra cosa ho imparato a stare e andare e camminare e saltare e arrampicarmi e danzare. Ma questa é la mia dottrina: chi vuole imparare un giorno a volare, deve prima di tutto imparare a stare e andare e camminare e arrampicarsi e danzare: il volo non si impara in volo! Io ho imparato ad arrampicarmi con scale di corda fino a più di una finestra, a gamba lesta mi sono inerpicato su per alti alberi di nave: star seduto sugli alti alberi della nave della conoscenza, mi parve non piccola beatitudine, palpitare come le fiammelle su alti alberi di nave: una piccola luce, è vero, purtuttavia un grande conforto per naviganti e naufraghi sperduti! Per vie di molte specie e in molti modi sono giunto alla mia verità; non fu una sola scala, quella su cui salii per giungere alla vetta, dove il mio occhio dilaga nelle mie remote lontananze. E solo malvolentieri ho sempre chiesto le strade , ciò é sempre stato contrario al mio gusto! Preferivo interrogare e tentare le strade da solo. Il mio cammino é sempre stato, in tutto e per tutto, un tentativo e un interrogativo; in verità bisogna anche imparare a rispondere a questo interrogare! Ma questo é il mio gusto: non un buon gusto, né cattivo, bensì il mio gusto, di cui non mi vergogno più e che più non cielo. << Questa insomma è la mia strada , dov' é la vostra ? >> , così rispondo a quelli che da me vogliono sapere la strada. Questa strada, infatti, non esiste!


(F. Nietzsche, Così parlò Zarathustra)

lunedì 4 giugno 2012


                                          ^.^
Roby




"Recenti studi di aerodinamica hanno dimostrato che il calabrone non può volare a causa del rapporto fra la sua superficie alare e la sua massa corporea. Ma il calabrone non lo sa e continua a volare." 
(Igor' Ivanovič Sikorskij)

lunedì 28 maggio 2012



"Lo puoi sentire ancora 
è il tuo pensiero che ti sfiora 
decidi adesso sulla porta 
se rimanere viva o morta 
ci sono scene da rifare 
e due secondi per pensare 
modificare la realtà"

lunedì 30 gennaio 2012

Construens o destruens?



E' tutto intorno a te 
solo che non ne stai ricevendo 
tutto è pieno d'amore 
Il tuo telefono è staccato 
tutto è pieno d'amore 
Le tue porte sono chiuse 
tutto è pieno d'amore 

tutto è pieno d'amore 
tutto è pieno d'amore 
tutto è pieno d'amore 
tutto è pieno d'amore 

lunedì 16 gennaio 2012

Crisi





”Non pretendiamo che le cose cambino se
continuiamo a farle nello stesso modo.
La crisi è la miglior cosa che possa accadere a persone e interi
paesi perché è proprio la crisi a portare il progresso.

La creatività nasce dall'ansia,
come il giorno nasce dalla notte oscura.
E‘ nella crisi che nasce l'inventiva,
le scoperte e le grandi strategie.

Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato.

Chi attribuisce le sue sconfitte e i suoi errori alla crisi,
violenta il proprio talento
e rispetta più i problemi che le soluzioni.

La vera crisi è la crisi dell'incompetenza.

Lo sbaglio delle persone e dei paesi
è la pigrizia nel trovare soluzioni.
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è routine,
una lenta agonia.
Senza crisi non ci sono meriti.

E‘ nella crisi che il meglio di ognuno di noi affiora
perché senza crisi  qualsiasi vento è una carezza.
Parlare di crisi è creare movimento;
adagiarsi su di essa vuol dire
esaltare il conformismo.

Invece di questo, lavoriamo duro!

L'unica crisi minacciosa è la tragedia di
non voler lottare per superarla.”