lunedì 17 settembre 2012





Colui che è maestro nell'arte della vita, non distingue tra il suo lavoro ed il suo tempo libero, ma semplicemente persegue la sua visione dell'eccellenza, qualsiasi cosa stia facendo. Lasciando agli altri decidere, se sta lavorando, o semplicemente giocando.
(Massima Zen)

venerdì 14 settembre 2012

La mia gatta

Riposa, ora. Ti voglio bene.

Gli animali furono imperfetti, lunghi di coda, plumbei di testa.
Piano piano si misero in ordine, divennero paesaggio,
 acquistarono néi, grazia, volo.
 Il gatto, soltanto il gatto apparve completo e orgoglioso:
nacque completamente rifinito, cammina solo e sa quello che vuole.

L'uomo vuol essere pesce e uccello,
 il serpente vorrebbe avere le ali,
 il cane è un leone spaesato, l'ingegnere vuol essere poeta,
la mosca studia per rondine, il poeta cerca di imitare la mosca,
ma il gatto vuole solo esser gatto

 ed ogni gatto è gatto dai baffi alla coda, dal fiuto al topo vivo,
dalla notte fino ai suoi occhi d'oro.



Non c'è unità come la sua,

non hanno la luna o il fiore una tale coesione:
 è una sola cosa, come il sole o il topazio,
e l'elastica linea del suo corpo, salda e sottile,
è come la linea della pruna di una nave.
 I suoi occhi gialli hanno lasciato una sola fessura
per gettarvi le monete della notte.


Oh piccolo imperatore senz'orbe, conquistatore senza patria,

minima tigre da salotto, nuziale sultano del cielo delle tegole erotiche,

il vento dell'amore all'aria aperta reclami quando passi e posi quattro piedi
delicati sul suolo, fiutando, diffidando di ogni cosa terrestre,

perché tutto è immondo per l'immacolato piede del gatto.


Oh fiera indipendente della casa, arrogante vestigio della notte,
neghittoso, ginnastico ed estraneo, profondissimo gatto,

poliziotto segreto delle stanze, insegna di un irreperibile velluto,
probabilmente non c'è enigma nel tuo contegno,
forse non sei mistero, tutti sanno di te
ed appartieni all'abitante meno misterioso,

forse tutti si credono padroni,
proprietari, parenti di gatti, compagni, colleghi,


discepoli o amici del proprio gatto.



Io no. Io non sono d'accordo. Io non conosco il gatto.

So tutto, la vita e il suo arcipelago, il mare e la città incalcolabile,
 la botanica, il gineceo coi suoi peccati, il per e il meno della matematica,
gl'imbuti vulcanici del mondo, il guscio irreale del coccodrillo,
la bontà ignorata del pompiere, l'atavismo azzurro del sacerdote,
ma non riesco a decifrare un gatto.
Sul suo distacco la ragione slitta, numeri d'oro stanno nei suoi occhi.

(Pablo Neruda - Ode al gatto)



lunedì 10 settembre 2012




Oh, lascio che il sole batta sul mio viso
e che le stelle che riempiano i miei sogni
Sono un viaggiatore sia del tempo che dello spazio
per essere stato dove sono stato
per essere stato seduto accanto ad anziani di una razza gentile
che questo mondo ha visto poche volte
Mi parlano di giorni che aspettano seduti, giorni in cui tutto sarà rivelato
Parole e canzoni in lingue dalla dolce cadenza, il cui suono mi accarezza l'orecchio
Sebbene non capissi una parola, il racconto era comunque chiaro

(Led Zeppelin - Kashmir)

lunedì 3 settembre 2012

cAos




Voglio essere nuda mentre corro per le strade. 
Voglio provocare questo cosiddetto caos, cosa che tu pensi non oserei fare. 
Voglio essere senza peso mentre volo attraverso l'aria. 
Voglio abbandonare tutte queste restrizioni e tornare a ciò per cui sono nata.

(Alanis Morissette - So-called chaos)

sabato 1 settembre 2012

Primo settembre




E' tempo di imparare a cadere
E' tempo di rinunciare al veleno
E' tempo di dominare il fuoco
E' tempo di ascoltare davvero

L'amore a settembre mi ha fatto sentire ancora leggera.